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GIANPAOLO ANTONGIROLAMI
BIOGRAFIA

Gianpaolo Antongirolami ha studiato saxofono al Conservatorio di Fermo sotto la guida di Federico Mondelci, diplomandosi nel 1987 con il massimo dei voti. Si è quindi perfezionato con Serge Bichon e Jean-Marie Londeix. Ha inoltre conseguito il Diploma in Musica Elettronica e il Diploma Accademico di II livello in Musica da Camera.
Suona da solista - anche con orchestra - e in varie formazioni da camera, con un repertorio che va dalle opere originali del XX secolo fino a composizioni di musica moderna e contemporanea, l'elettronica, l'improvvisazione, esibendosi nei principali festival quali Milano Musica, Festival Angelica di Bologna, Nuova Consonanza di Roma, Ex Novo Musica di Venezia, Rassegna di Nuova Musica di Macerata, Dissonanzen, Sagra Musicale Umbra, Nachtstrom (Basel), Area Sismica, Firenze Suona Contemporanea, Fondazione Cini di Venezia.
Grazie a «una tecnica assolutamente straordinaria» [All About Jazz] e alla scelta di «un programma memorabile, di grande livello qualitativo, molto apprezzato dal numeroso pubblico [...] capace di sorprendere, incuriosire e attrarre senza mai annoiare o sconvolgere», Antongirolami «avvicina il pubblico, anche quello meno avvezzo, alle asperità delle avanguardie» [Cronache Maceratesi] «dimostrando in maniera impressionante le qualità del saxofono nella Nuova Musica» [Badische Zeitung].
Dagli anni '90 si è interessato alla musica elettronica: dopo aver ottenuto il diploma in Composizione Elettroacustica al Conservatorio di Pesaro, ha iniziato una attività di ricercatore e in particolare di interprete, suonando in collaborazione con numerosi compositori nei principali festival del settore quali Festival Synthèse de Bourges, InterActions (Bangor, UK), CIM - Colloquio di Informatica Musicale (Firenze, Udine, Cagliari, Ancona), Spaziomusica (Cagliari), La Terra Fertile (L'Aquila), MA/IN (Matera). è stato direttore artistico del XXIII CIM (Colloquio di Informatica Musicale, Ancona 2022).
Antongirolami suona stabilmente con il Sidera Saxophone Quartet: «Sidera Saxophone Quartet fa onore al suo nome sia nel senso di attingere a regioni stellari sia nel senso dell'eccellenza veramente superiore» [Mario Gamba, Il Manifesto]. Molte opere sono state dedicate al SSQ: tra le tante si segnalano Quadrangoli d'Autunno di Salvatore Sciarrino - commissionata grazie al contributo della Ernst von Siemens Music Foundation -, Neuromante X4 di Luigi Ceccarelli, remnants IV di Sam Hayden, Improvviso Statico III di Carmine Emanuele Cella, per quartetto di saxofoni e percussioni aumentate.
Nel giugno 2022 il quartetto ha pubblicato il primo lavoro discografico con opere in prima registrazione assoluta di F. Antonioni, S. Bussotti, L. Ceccarelli, R. Doati, S. Scodanibbio, A. Solbiati. Koinè - Musica contemporanea italiana per quartetto di saxofoni (EmaVinci, 2022), che ha subito ottenuto lusinghieri riconoscimenti dalla critica specialistica: descritto da Nazim Comunale come «Un disco che è letteralmente una porta verso l'altrove», il cd è stato inserito nella Top 5, i dischi dell'anno - ULTRASUONI. 5 x 365. Esordi, sorprese, conferme. Ecco chi ha lasciato il segno nel 2022" [ALIAS - Il Manifesto (17/12/2022)], nella "A list of musical references for 2022" pubblicata nella rivista online Percorsi Musicali, a firma di Ettore Garzia (31/12/2022), nonché nella "Playlist 2022" apparsa nella rivista Blow Up Magazine (Gennaio 2023).
Di prossima pubblicazione un nuovo cd per “I dischi di AngelicA” che conterrà le opere a loro dedicate di Sciarrino e Cella insieme a SAXONY di James Tenney.
Oltre che da solista e in quartetto, Antongirolami suona in duo di saxofoni con Michele Selva: «si nota che Antongirolami e Selva suonano da dei. Nitidi lucidi e sciolti, pensate quanti interpreti grandiosi di musica cosiddetta "d'arte" ci sono in giro e li conoscono in pochi» [Mario Gamba].
La sua incessante esplorazione dei molteplici aspetti della musica d'oggi lo ha portato ad esibirsi insieme a musicisti del calibro di Terry Riley, Butch Morris, Giancarlo Schiaffini, Mike Svoboda, Stefano Scodanibbio, Garth Knox, Horacio Vaggione, Claudio Lugo, Agostino Di Scipio, Roberto Doati, Fabrizio Casti, Alvise Vidolin, Walter Prati, Roberto Fabbriciani, Marcus Weiss, Hainbach.
Ha eseguito oltre cento prime esecuzioni di opere spesso a lui dedicate e ha inciso per Col legno, Brilliant Classics, EmaVinci, Divine Art Recordings, Cemat Italia, Ars Publica, Sumtone, Edipan, KHO Multimedia Productions, Khepera, SoundProbe.
Antongirolami è anche attivo nell'editoria musicale. Tre sue trascrizioni per quartetto di saxofoni di opere di Arvo Pärt, approvate dall'autore e presenti nel cd inciso con l'Alea Saxophone Quartet Arvo Pärt - Anima (col legno, 2017), saranno a breve messe a catalogo dalla Universal Edition Wien e, inoltre, un suo adattamento per due saxofoni del Lacrimosa di Louis Andriessen (anch'esso approvato dall'autore) è pubblicato dalla Donemus.
Costantemente invitato a tenere corsi di perfezionamento presso prestigiosi istituti musicali in Italia e all'estero - Freiburg Musikhochscule, Salzburg Mozarteum, Keele University, Edinburgh University, le istituzioni londinesi Laban Conservatoire of Music e Goldsmiths University, il Conservatorio Superior de Musica di Sevilla -, Antongirolami è docente di saxofono al Conservatorio di Fermo.
è Selmer Paris Artist.


«(...) Antongirolami è un magnete da cui non si possono staccare gli occhi tanto è intensa anche fisicamente l'esecuzione e curiosa la tecnica di lettura di misteriosi spartiti (...)»
- Carlo Vantaggioli, www.tuttoggi.info, 6 Maggio 2015

«(...) Nella giornata del festival intitolata Sax Machine il bravissimo solista Gianpaolo Antongirolami ha interpretato brani per il suo strumento (quasi tutta la famiglia dei sax) ed elettronica. Thema di Horacio Vaggione è un brulicare agitato di suoni nel dialogo tra il sax basso tutto soffiato e il flusso discontinuo delle macchine. Roberto Doati nel suo lavoro Il domestico di Edgar evoca Charlie Parker e la sua voglia di Varèse, fa cantare quasi straight il sax alto e poi lo vira verso il free, il tutto col supporto di suoni artificiali ricchi di varianti. Per Saxony di James Tenney il solista passa dal baritono al soprano al tenore al contralto e il gioco è di riprese di motivi tra strumenti e macchine. Da primo premio Kairós di Agostino Di Scipio. L'idea del continuum elettronico con "interferenze" del sax soprano si articola in magnifiche rarefazioni e spunti che ricordano l'improvvisazione totale.»
- Mario Gamba, Il Manifesto, 19/11/2009

«(...) Gianpaolo Antongirolami, dalla tecnica assolutamente straordinaria (...)»
- Francesca Odilia Bellino, All About Jazz

«(...) Il fondatore dello spettralismo, un'esperienza soprattutto francese, Gérard Grisey, non può sbagliare qui al Teatro Lauro Rossi. E infatti il suo Anubis et Nout (1983/'90) per saxofono basso, interpretato dal gran virtuoso e gran sapiente Gianpaolo Antongirolami, è un brano che convince. Parte con maniacali giochi di melodie, sembra dire che l'analisi meticolosa della struttura fisica dei suoni non produce di per sé alcuna ebbrezza o ulteriore conoscenza dell'ascolto, poi si inoltra in un'atmosfera di tenebra, in una serie commovente di suoni singoli tenui, sospesi, lasciati soli da pause lunghissime. (...)»
- Mario Gamba, Il Manifesto 9/4/2014

«(...) Dalla prima all'ultima nota, Antongirolami, che è stato chiamato dalla Musikhochshule ad insegnare come ospite in un corso a Freiburg, ha dimostrato di essere un maestro nella sua materia. Ha suonato con swing nella "Fantaisie-Impromptu" di André Jolivet, "motorico" nella "Scaramouche" di Darius Milhaud e con spirito nelle "Dances-Exotiques" di Jean Françaix: Antongirolami è stato altamente accurato sotto tutti gli aspetti espressivi ed interpretativi, curando la ricchezza timbrica del suo strumento (...); in nessun ambito espressivo ci sono stati problemi. Ma è in particolare con il brano a solo "Le frène égaré" di Francois Rossè che Antongirolami ha prodotto il più largo spettro di colori dimostrando in maniera impressionante le qualità del sassofono nella Nuova-Musica. (...)»
- John Adam, Badische Zeitung, Freiburg 1993

«(...) Ed ecco Lucida sidera (2004) [di Stefano Scodanibbio] per quartetto di sassofoni, stesso principio ideativo-compositivo ma meno abbandono. Impeccabili gli Alea, il cui leader è Gianpaolo Antongirolami. (...)»
- Mario Gamba, www.alfabeta2.it 23/4/2013


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